Dopo mesi difficili per il settore tessile, determinati dalla chiusura delle aziende a causa della pandemia da covid-19, l’8 e il 9 settembre 2020 l’Italia ha ospitato la prima fiera tessile, in totale sicurezza.
A Milano Unica, che ha visto protagonista ancora una volta la sostenibità nel settore moda, le aziende hanno mostrato la qualità del Made in Italy. Una qualità che al design e all’innovazione accompagna l’impegno per una produzione tessile che riduca gli sprechi e l’uso di risorse.
In mostra la creatività sostenibile
Anche in questa 31esima edizione, Milano Unica ha dedicato un’intera area della fiera al concetto di Sostenibilità. Nel padiglione, le aziende tessili presenti hanno mostrato i campioni delle collezioni realizzate attraverso un ridotto impatto ambientale.
In questo modo, l’industria tessile italiana ha riportato l’attenzione su una produzione di qualità, in linea con i nuovi trend A/I 21-22 e al tempo stesso attenta all’ambiente e al basso consumo delle risorse.
Le aziende puntano sulle Certificazioni tessili
I produttori presenti alla fiera hanno presentato anche i tessuti e gli accessori moda che hanno ottenuto specifiche certificazioni del settore tessile legate alla selezioni di materie prime o tipologie di lavorazioni.
Negli stand, le certificazioni più diffuse tra gli espositori sono state Global Organic Textile Standard ed Oeko Tex, mentre i materiali più diffusi sono di origine biologica, riciclata o a ridotto impatto ambientale.
I nuovi trend delle aziende aderenti a Consorzio Detox
Nei due giorni di Milano Unica, Consorzio Detox era rappresentato da tre delle sue aziende aderenti al progetto: Furpile Idea, Marini Industrie e Texmoda Tessuti. Le aziende hanno partecipato alla fiera portando in esposizione le loro nuove collezioni.
“Uniti per ripartire”, dunque, è il messaggio che Milano Unica ha voluto trasmettere all’intero settore tessile, aprendo le porte della prima fiera in Italia dopo il lock down dovuto al covid 19.