La sostenibilità per un’azienda tessile non è solo sinonimo di ecologia. Il concetto, infatti, può essere declinato in tanti modi, oltre al rispetto dell’ambiente. Per questo, sempre più aziende della filiera tessile sono impegnate in veri e propri progetti di sostenibilità aziendale a 360 gradi.

In che modo? Attraverso il rispetto della salute di lavoratori e consumatori, i diritti delle persone e degli animali, la razionalizzazione dei processi creativi e produttivi, la valorizzazione del riciclo creativo e l’investimento in innovazione e ricerca. Per favorire la sostenibilità del settore moda, dunque, le aziende posso fare riferimento a diversi strumenti, come le Certificazioni.

Produzione sostenibile e valutazione di impatto ambientale

Esistono diverse tipologie di certificazioni, ciascuna delle quali serve ad attestare la produzione sostenibile di beni e servizi, ma anche la valutazione e la comunicazione degli impatti ambientali lungo il ciclo di vita di un prodotto.

Ecco quali sono le certificazioni ambientali, e non solo, più diffuse tra le aziende tessili italiane, e a cosa servono: GOTS (Global Organic Textile Standards) e BCI (Better Cotton Initiative) per il tessile organico, GRS (Global Recycled Standard) per il tessile riciclato, RWS (Responsible Wool Standard) e RMS (Responsable Mohair Standard) per il benessere degli animali.

GOTS e BCI, i prodotti realizzati con fibre da agricoltura biologica

Global Organic Textile Standards è la certificazione che attesta l’utilizzo di fibre naturali provenienti da agricoltura biologica, come cotone biologico o lana biologica. Garantisce al consumatore che il prodotto acquistato è stato realizzato nel rispetto di stringenti criteri ambientali e sociali applicati a tutti i livelli: dalla coltivazione all’etichettatura del prodotto finito.

Better Cotton Initiative certifica la creazione di prodotti tessili realizzati con cotone da coltivazione sostenibile. Questo significa che le fibre con cui vengono realizzati i prodotti tessili arrivano da un’agricoltura biologica e vengono poi lavorate in maniera responsabile e sostenibile.

GRS per i prodotti ottenuti da materiale riciclato

Global Recycled Standard è la certificazione che attesta in un’azienda la crescita di un modello di produzione e consumo sostenibile. Questa pratica punta a favorire la riduzione del consumo di risorse (materie prime, acqua, energia) e ad aumentare la qualità e la tracciabilità dei prodotti riciclati.

Per ottenere il certificato GRS un prodotto tessile deve essere composto da almeno il 20% di materiali riciclati, e la produzione deve avvenire nel rispetto di criteri ambientali e sociali lungo l’intero percorso della filiera produttiva.

RWS e RMS per la salute e i diritti degli animali

Per quanto riguarda la tutela degli animali, Responsible Wool Standard in un’azienda tessile attesta l’utilizzo di lana proveniente da allevamenti di pecore che soddisfano specifici requisiti in materia di benessere degli animali e gestione sostenibile del territorio.

Responsible Mohair Standard è, invece, lo standard che garantisce che il mohair utilizzato per la produzione di un filato o di un tessuto proviene da aziende agricole che hanno un approccio sostenibile sia nella gestione della loro terra che delle loro capre.