CID punta sulla sostenibilità con Detoxing Circularity
Consorzio Italiano Implementazione Detox punta su ricerca, circolarità, formazione e arte per stimolare il sistema moda verso una maggiore attenzione su tematiche legate a sostenibilità ed economia circolare. I nuovi progetti sono stati presentati in occasione dell’assemblea del CID “Detoxing circularity – L’approccio alla circolarità nell’industria tessile” all’Accademia Costume & Moda di Milano.
Per l’occasione sono intervenuti il presidente del Consorzio Detox Andrea Cavicchi, Chiara Campione, Head della Corporate and Consumers Unit di Greenpeace Italia, Elisa Monica Gavazza, direttore Southern Europe Director ZDHC Foundation, Francesca Pasquali, artista e Furio Francini, Accademia Costume & Moda.
Guarda il video completo dell’assemblea “Detoxing Circularity”
La sensibilizzazione dei consumatori verso la sostenibilità tessile
“Intendiamo continuare a impegnarci attivamente per uno sviluppo sostenibile del Sistema moda, mettendo in campo un programma integrato con le nostre aziende, che ci vedrà impegnati su fronti diversi. È nostra convinzione che, per superare gli ostacoli attuali alla circolarità, insieme al lavoro sul sistema produttivo e sullo studio della presenza di sostanze tossiche sulle fibre, dobbiamo anche attivare azioni dirette al consumatore, ai giovani e agli stilisti, in modo da sensibilizzare comportamenti e scelte sempre più consapevoli” dice il presidente Andrea Cavicchi.
Il primo progetto presentato, è lo studio sulle fibre naturali riciclate realizzato da CID in collaborazione con la fondazione internazionale ZDHC, che ha supportato nel coordinamento del tavolo nazionale al quale hanno partecipato rappresentanti dei principali distretti tessili e da alcuni laboratori di analisi, aziende di filati e tessuti. Lo studio ha dato vita a una PRSL – Product restricted substances list.
Intervento Andrea Cavicchi:
Lo studio, in continuo aggiornamento, è disponibile sul sito di CID per consultazioni e per le aziende che vorranno integrarlo con i propri dati.
“A partire da dati tecnici condivisi, con un grande spirito di collaborazione, il gruppo ha lavorato per sviluppare un documento che possa diventare un solido punto di riferimento per l’intera filiera” ha spiegato Elisa Monica Gavazza, Southern Europe Director ZDHC Foundation.
Lo studio nasce dal protocollo d’intesa stipulato tra CID e fondazione ZDHC con l’intento di definire un modello di riferimento che possa ridurre gli sprechi nell’industria della moda con l’eliminazione di sostanze chimiche e l’uso di quelle più sicure.
Intervento Elisa Monica Gavazza:
Gestione delle sostanze chimiche nel settore tessile
“Gestione delle sostanze chimiche e circolarità sono due argomenti complementari. È necessario essere al fianco dell’industria per creare strumenti che permettano al sistema produttivo di affrontare le nuove sfide che l’economia circolare sta ponendo. Il lavoro fatto dal gruppo italiano è di grande importanza e si inserisce in un quadro strategico globale, che vede ZDHC impegnata assieme ad altre associazioni internazionali, come Textile Exchange, nella valorizzazione delle attività che promuovono il riutilizzo ed il riciclo delle fibre tessili” dice Frank Michel, direttore esecutivo di ZDHC.
Intervento di Frank Michel:
“È davvero incoraggiante assistere a un processo sistemico e virtuoso come quello presentato dal CID oggi: un esempio di come la vera circolarità nel tessile deve essere intesa e affrontata. Solo partendo da una filiera che ha saputo ripulirsi dalle sostanze chimiche pericolose possiamo andare verso un futuro circolare capace di ridurre l’uso delle materie prime salvaguardando il Pianeta” dice Chiara Campione, Head della Corporate and Consumers Unit di Greenpeace Italia
Intervento di Chiara Campione:
Detox Circul Art, l’opera d’arte realizzata con scarti tessili
Infine, all’arte, ai giovani e al consumatore è rivolto il progetto DetoxCirculArt realizzato dal Consorzio CID in collaborazione con l’Associazione TerraMedia e curato da Davide Sarchioni, che vedrà come protagonista l’artista Francesca Pasquale. L’artista, grazie alla collaborazione attiva dell’Accademia Costume & Moda, insieme ad alcuni studenti, realizzerà un’opera con il materiale di scarto della produzione tessile fornito dalle aziende del Consorzio. L’installazione sarà visibile al grande pubblico a giugno “con lo scopo di coinvolgere tutti e riuscire ad innescare una riflessione sulla responsabilità di salvaguardare il pianeta anche attraverso il ciclo virtuoso del “riuso”.
Intervento di Francesca Pasquali: