La valutazione del ciclo di vita di ogni prodotto

Negli ultimi anni, il tema del riciclo degli scarti tessili è sempre più presente nel settore moda. Riportare a nuova vita tessuti ormai consumati, definiti “stracci”, rientra infatti all’interno dei concetto di Economia circolare ed Ecodesign.
In che modo? Attraverso la valorizzazione di una produzione tessile che tenga conto del ciclo di vita di ogni prodotto, riducendo il più possibile l’impatto ambientale. È così che nascono progetti virtuosi per la produzione di tessuti rigenerati.

Risparmio energetico e riduzione dei rifiuti

Quali sono i benefici che derivano dalla generazione di nuovi tessuti dagli stracci? Prima di tutto, la salvaguardia delle risorse naturali del pianeta, grazie alla riduzione del consumo di materie prime, acqua ed energia.
Questo perché riciclando e riutilizzando materie già lavorate, è possibile ridurre anche l’uso di coloranti e sostanze chimiche, così come l’emissione di anidride carbonica. In questo modo, si favorisce lo sviluppo dell’Economia circolare contrastando il sistema dell’economia lineare.

Recupero, lavorazione, nuova vita: le fasi del riciclo tessile

La moda riciclata è il futuro di un settore che punta sempre di più al concetto di Sostenibilità. Le fasi principali del processo di riciclo di un tessuto sono tre. La prima, è il recupero degli stracci: ovvero la selezione e la preparazione al riciclo di tessuti provenienti da indumenti usati.
Il secondo è la lavorazione: gli stracci vengono divisi per colore e tipologia, dando poi vita al processo che li trasforma in materie prime rigenerate. Inizia poi la terza fase della “nuova vita”. La materia prima rigenerata è infatti il punto di partenza del processo produttivo che genera un nuovo tessuto.

Prato: città simbolo del tessile riciclato

Le aziende del Distretto tessile pratese, da anni, rappresentano un esempio virtuoso dil riciclo tessile. Un modello che è poi stato seguito da molte altre aziende italiane convinte che il riciclo rappresenti il futuro del settore.
I filati e i tessuti cardati, realizzati attraverso l’uso di fibre vergini o riciclate dagli scarti di maglieria, sono l’esempio concreto di questo impegno per la sostenibilità tessile, come dimostrano anche le aziende aderenti al Consorzio Detox. Questo processo dà vita a prodotti tessili di altissimo livello.